Cos’è la Resilienza educativa e come promuoverla

Mutuato dalle scienze naturali e dalla tecnologia dei materiali, quello di resilienza è un concetto che oggi si sta affermando ampiamente nell'analisi dei contesti sociali ed educativi, indicando la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici e di riscattare se stessi nonostante le difficoltà di un contesto sociale e familiare sfavorevole, proprio come la capacità di alcuni materiali di resistere agli urti senza mai spezzarsi o lasciarsi schiacciare. Da qualche anno la resilienza viene studiata in ambito educativo, per capire come essa possa essere favorita e incentivata dalle scuole.

L'attenzione che la pedagogia sta riservando alla questione della resilienza educativa ha permesso di lavorare, inoltre, sulla prevenzione delle discriminazioni, legate alla provenienza sociale e culturale, al genere, alla condizione psicofisica, all'orientamento sessuale e alla famiglia di provenienza. Stando ai casi più recenti, gioverebbe di più elaborare progetti che tengano conto degli apprendimenti passati, ma che siano stimolanti e si pongano obiettivi formativi di qualità crescente. Se agli alunni viene data fiducia, se si mostra di credere nelle loro possibilità, essi mobiliteranno le loro risorse.

Così se non si danno contenuti già belli e impacchettati, ma si insegna a cercare e ad apprendere autonomamente, si incentiva la responsabilizzazione, la fiducia in se stessi, l’autonomia di giudizio.

Tuttavia i numerosi e inattesi casi di “resilienza culturale” - rilevati nei contesti familiari e sociali più disagiati - dimostrano come questo potenziale svantaggio ereditario possa, se non addirittura rappresentare un significativo incentivo al riscatto, quanto meno manifestarsi e declinarsi in modo diverso sulla base delle variabili cognitive, affettive e ambientali che si intrecciano nella vita di ciascuno.

Vista nell'ottica della prevenzione e dell'educazione al rischio, quindi, l'educazione alla resilienza ricongiunge alla vita reale, esplora le risorse, ascolta i soggetti, promuove la creatività.